Contatti | Invia una email

Connecting Business

Inverno 2022, l’ombra del razionamento energetico

razionamento

Quella del razionamento energetico nel prossimi autunno-inverno non è ormai più un semplice rischio od una ipotesi improbabile. Mentre in Italia il ministro Cingolani sembra lanciare rassicurazioni sulle condizioni dell’Italia, in altri Paesi il tema è già nel dibattito, come accade in Germania. E anche in Gran Bretagna nello scenario peggiore c’è anche questo, con interruzioni per famiglie e imprese. Il nostro Paese non dovrebbe correre particolare rischi anche se il nuovo governo sarà sicuramente chiamato a gestire una situazione non facile.

La guerra in Ucraina continua, l’Europa è impegnata a ridurre la sua dipendenza dalle fonti russe ed i costi dell’energia fanno schizzare sempre più in alto l’inflazione. Così il razionamento diventa una delle alternative sul tavolo. Una situazione che richiede poi la messa in sicurezza di chi investe nel settore energetico. Come spiega Robert Lambert, Portfolio Manager, Investment Grade di BlueBay.

Razionamento, pochi i vantaggi

La sua analisi parte dal ruolo della Germania, motore della produzione industriale europea. «Se inizierà a razionare l’energia per le sue industrie principali, ci sarà un impatto significativo sulla produzione, sulla fiducia e sugli investimenti aziendali. Se si arriverà a questo punto, ci saranno vincitori e vinti sul fronte del razionamento dell’energia? In Europa, i vincitori del razionamento dell’energia sono pochi. In termini di aumento degli investimenti, mi aspetterei che le infrastrutture per il gas e l’elettricità ricevano una spinta, vista la necessità di affrontare gli squilibri di trasmissione in Europa e l’urgente tentativo di collegare i terminali galleggianti di GNL al largo della costa tedesca.

Dovrebbero essere accelerati gli investimenti e i sussidi governativi. È anche possibile che la concorrenza industriale al di fuori della Germania, come l’industria automobilistica francese, possa beneficiare di una produzione inferiore e di tempi più lunghi per le consegne da parte delle controparti tedesche, spingendo i clienti a cambiare fornitore».

Razionamenti, effetti a lungo termine

razionamento

In caso di razionamento energetico le conseguenze negative sarebbero molte di più a cominciare dai cittadini chiamati a limitare i consumi di acqua calda e riscaldamento. «L’impatto più immediato è già stato avvertito dalle utility, come dimostra il salvataggio di Uniper. Ciò continuerà fino a quando rimarranno in vigore gli impegni di fornitura di gas, che dovranno essere rispettati a prezzi di mercato. L’industria tedesca subirebbe molte perdite, con segnali di interruzione della produzione che già arrivano da settori come la siderurgia e la chimica.

L’implicazione a lungo termine è che la Germania potrebbe diventare un luogo meno attraente per fare affari, finché non riuscirà a risolvere la sua dipendenza dal gas, poiché i prezzi trasferiti ai consumatori saranno semplicemente troppo alti. Più ci avviciniamo all’inverno, più capiremo le intenzioni della Russia. Riteniamo che i tagli siano mirati a evitare che l’Europa riempia gli stoccaggi e ad aumentare la leva finanziaria della Russia nei mesi invernali. Per questo monitoriamo attivamente i flussi di gas e i livelli di stoccaggio in Europa e ci confrontiamo con le società esposte al rischio per valutarne l’impatto potenziale».

Razionamento energetico: prepararsi agli scenari avversi

Un quadro dunque molto complesso e con equilibri piuttosto delicati. «Ci troviamo in un periodo particolarmente incerto per i mercati finanziari e l’economia globale. Lavoriamo a stretto contatto con le aziende per assicurarci che i leader aziendali siano ben preparati ad affrontare gli scenari avversi, avendo cura di posizionare le loro attività per beneficiare della crescita quando le circostanze lo consentiranno. La pianificazione degli scenari e la protezione dai ribassi sono elementi importanti della gestione del portafoglio che prendiamo molto sul serio. Grazie a queste protezioni, i gestori possono mitigare e minimizzare i rischi e posizionare i propri portafogli in modo da trarre vantaggio dalle opportunità che possono presentarsi».

Categorie News

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Se questo contenuto ti è piaciuto, condividilo nei tuoi social!

Facebook
Twitter
LinkedIn