Contatti | Invia una email

Connecting Business

Pensioni a rischio? Italia in fondo alla classifica della sostenibilità

pensioni

Pensioni, flop Italia. Potremmo sintetizzare così il 14° indice annuale delle pensioni, il Mercer CFA Institute Global Pension Index (MCGPI) pubblicato da Mercer e CFA Institute, con l’Italia che registra quasi la più bassa sostenibilità del suo sistema pensionistico. L’indice ha confrontato 44 regimi previdenziali per una copertura del 65% della popolazione mondiale. L’Islanda per la seconda volta consecutiva si rivela il paese con il miglior sistema pensionistico, seguito dai Paesi Bassi (2°) e la Danimarca (3°).

Pensioni, il nuovo studio del Global Pension Index

Il Global Pension Index è un progetto di ricerca collaborativa sponsorizzato dal CFA Institute, l’associazione globale dei professionisti dell’investimento, in collaborazione con il Monash Centre for Financial Studies (MCFS), parte della Monash Business School della Monash University, e Mercer, leader globale per la ridefinizione del mondo del lavoro e la rimodellazione dei regimi pensionistici e dei piani di investimento. Lo studio confronta i sistemi previdenziali di tutto il mondo, mettendo in luce le lacune di ogni ordinamento e suggerendo possibili aree di riforma che assicurerebbero un trattamento pensionistico più adeguato e sostenibile.

Pensioni, Italia in fondo alla classifica

L’Islanda realizza il punteggio complessivo più elevato dell’indice (84.7), tallonata dai Paesi Bassi (84.6) e dalla Danimarca (82.0). La Thailandia ottiene il punteggio più basso (41.7). L’indice utilizza la media ponderata dei sotto-indici di adeguatezza, sostenibilità e integrità. Per ciascuna di queste macro-categorie, i sistemi previdenziali che hanno conseguito i valori più elevati sono l’Islanda per l’adeguatezza (85.8) e la sostenibilità (83.8) e la Finlandia per l’integrità (93.3). I sistemi con i punteggi più bassi per macro-area sono l’India per l’adeguatezza (37.6), l’Austria per la sostenibilità (22.7) e le Filippine per l’integrità (30.0).

pensioni

Rispetto al 2021, il Messico è il paese che ha fatto più balzi in classifica grazie a una riforma previdenziale che ha migliorato le prestazioni per i cittadini e modificato la normativa. L’Italia, in tema di pensioni, si colloca in fondo alla classifica con un punteggio non lusinghiero di 55.7 e penultima sul fronte della sostenibilità. Tra i paesi europei censiti solo l’Austria fa peggio, con Malesia, Perù e Arabia Saudita che si piazzano in posizioni superiori. 72,3 il punteggio nella sezione “adeguatezza” e 74.7 nell’integrità. Nel complesso mentre i primi paesi escono con un giudizio di A, l’Italia strappa un giudizio di “C”. Non un granché.

«Se analizziamo i sistemi adottati dai paesi al vertice della classifica, come la Finlandia –  dichiara Marco Valerio Morelli, Amministratore Delegato di Mercer Italiavediamo che si tratta di nazioni in cui i lavoratori si sentono ormai più responsabilizzati nel partecipare al versamento dei contributi previdenziali: la contribuzione alla previdenza complementare è alla base di un sistema pensionistico sano che guarda al futuro.

pensioni
Valerio Morelli, Amministratore Delegato di Mercer Italia

È evidente che l’educazione finanziaria rimane la strada per convincere i lavoratori ad accedere a un piano di previdenza complementare, previdenziale e integrativa sia esso aziendale, che privato. Abbiamo davanti un prossimo futuro in cui le persone che non avranno attivato un programma complementare andranno in pensione e avranno maggiore tempo a disposizione ma non la capacità di spesa per godere del proprio tempo libero: una situazione che condurrebbe a rilevanti impatti sociali e economici».

Pensioni e previdenza complementare

Quando si parla di pensioni, specie in un paese come l’Italia, diventa quindi cruciale entrare nella mentalità della previdenza complementare.  Con il progressivo abbandono del modello retributivo, sono i lavoratori a dover sostenere i rischi e le opportunità prima e dopo l’età della pensione.

Contrariamente al modello retributivo che prevede la corresponsione di una pensione regolare commisurata alla retribuzione percepita durante l’attività lavorativa, il sistema contributivo crea una correlazione tra i contributi accantonati e quanto si andrà a percepire una volta in pensione, accomunando la pensione a una rendita. Inoltre molti governi stanno pensando di ridurre la copertura previdenziale per assicurare la sostenibilità finanziaria del paese nel lungo termine.

Quindi, una volta in pensione, molte persone non potranno più contare su un sostegno economico significativo da parte dello Stato o del datore di lavoro. È quindi essenziale che i cittadini assumano le decisioni finanziarie più opportune in vista della pensione, per massimizzare il valore dei contributi maturati con il sistema contributivo.

 «Il CFA Institute ritiene che il settore finanziario possa fungere da forza trainante positiva nella società per aiutare le persone ad affrontare questa epoca così complessa – spiega Marg Franklin, Presidente e CEO del CFA Institute e CFA (Chartered Financial Analyst) –  Il nostro report illustra come i piani pensionistici si stanno adattando o dovranno adattarsi all’attuale contesto e fa una serie di raccomandazioni sulle riforme che possono essere implementate per migliorare le prestazioni a lungo termine dei nostri sistemi previdenziali»

Pensioni, l’incognita futura

«Le famiglie dovranno valutare il giusto equilibrio tra percepire una rendita pensionistica regolare, usufruire di un capitale e beneficiare di una copertura in vista di rischi futuri, sapendo che da pensionati si va incontro a molte incertezze – prosegue Morelli – È fondamentale capire se i sistemi previdenziali mondiali saranno in grado di rispondere alle esigenze e alle aspettative dei cittadini nei prossimi decenni.

Non c’è una risposta unica o perfetta: il sistema migliore è quello che aiuta le persone a mantenere lo stile di vita che avevano prima di andare in pensione. I governi, i datori di lavoro, la classe politica, l’industria pensionistica devono utilizzare tutti i prodotti e le politiche a loro disposizione per garantire che le persone vadano in pensione con dignità, fiducia e sicurezza finanziaria»

Categorie News

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Se questo contenuto ti è piaciuto, condividilo nei tuoi social!

Facebook
Twitter
LinkedIn