Tutti gli edifici dovranno essere ad emissioni zero entro il 2050. Il Consiglio dell’Ue ha raggiunto oggi un accordo sulla proposta di revisione della direttiva sulla prestazione energetica nell’edilizia che prevede che tutti i nuovi edifici dovranno essere a emissioni zero entro il 2030 e che gli edifici dovranno essere trasformati in edifici a emissioni zero entro il 2050.
Edifici esistenti, cosa cambia
Per gli edifici esistenti, gli Stati membri hanno convenuto di introdurre standard minimi di prestazione energetica che corrispondano alla quantità massima di energia primaria che gli edifici possono utilizzare per metro quadro all’anno. Lo scopo è di innescare lavori di ristrutturazione e portare a una graduale eliminazione degli edifici con le peggiori prestazioni e un miglioramento continuo del patrimonio edilizio nazionale.
Edifici non residenziali, cosa prevede l’accordo
Per gli edifici non residenziali esistenti, gli Stati membri hanno convenuto di fissare soglie massime di prestazione energetica, basate sul consumo di energia primaria. Una prima soglia traccia una linea al di sotto del consumo di energia primaria del 15% degli edifici non residenziali con le prestazioni peggiori in uno Stato membro. Una seconda soglia viene fissata al di sotto del 25%. Gli Stati membri hanno convenuto di portare tutti gli edifici non residenziali al di sotto della soglia del 15% entro il 2030 e al di sotto della soglia del 25% entro il 2034.
Edifici residenziali, arrivano standard minimi
Per gli edifici residenziali esistenti, inoltre, gli Stati membri hanno concordato di fissare standard minimi di prestazione energetica basati su una traiettoria nazionale in linea con la progressiva ristrutturazione del loro parco edilizio in un parco edilizio a emissioni zero entro il 2050, come delineato nei loro piani nazionali di ristrutturazione degli edifici.