Contatti | Invia una email

Connecting Business

Mangeremo tutti carne sintetica? Negli Usa autorizzato il pollo “coltivato” in laboratorio, altri 100 progetti sono pronti

carne sintetica

Mangeremo tutti carne sintetica? Negli Stati Uniti la FDA (Food and Drug Administration) ha emanato un provvedimento che rischia di diventare una grande rivoluzione l’industria alimentare, dichiarando che un prodotto a base di pollo cresciuto in laboratorio, sviluppato dalla startup tecnologica alimentare californiana Upside Foods, è sicuro per il consumo umano. Si pongono dunque le basi per la carne coltivata in bioreattori invece che negli allevamenti intensivi.

FDA, una decisione storica

La decisione sullca carne sintetica risale allo scorso 16 novembre e arriva dopo quello che viene definito “un rigoroso periodo di valutazione”: si tratta forse del più gravoso dei tre ostacoli che devono essere superati prima che la società con sede a Berkeley possa vendere il suo pollo “coltivato” (il termine preferito da chi opera in questo campo) ai supermercati ed ai ristoranti. Si apre sicuramente la strada a decine di prodotti realizzati in modo simile che vanno dalla carne di manzo coltivata in laboratorio alle bistecche, ci sono anche “prelibatezze di topo” coltivate per i gatti.

Carne sintetica: “momento di svolta”

Questo è un momento di svolta nella storia del cibo –  ha affermato la dott.ssa Uma Valeti, CEO e fondatrice di UPSIDE FoodsAbbiamo cominciato questo tipo di attività in un mondo pieno di scettici e oggi abbiamo fatto di nuovo la storia diventando la prima società a ricevere una lettera “No Questions” dalla FDA per la carne coltivata. Questa pietra miliare segna un passo importante verso una nuova era nella produzione di carne”.

Più di 100 aziende stanno lavorando a vari tipi di carne sintetica ma partono tutte dallo stesso principio di base: le cellule staminali vengono prelevate dall’animale di origine (attraverso una biopsia da un esemplare adulto o da un embrione in vitro) e vengono incoraggiate a moltiplicarsi in un bioreattore riempito con un brodo ricco di sostanze nutritive. Una volta che si differenziano in cellule adipose, muscolari o strutturali, vengono spostate in un bioreattore più grande dove continuano a crescere fino a quando non possono essere raccolte.  

Il processo può richiedere da due a quattro settimane, a seconda del prodotto finale. Il pollo macinato, ad esempio, richiede meno tempo di una bistecca complessa, creata con l’aiuto di una biostampante 3D. I filetti di pollo di Upside richiedono un tempo di produzione che si colloca in una fascia di mezzo.

carne sintetica

Carne sintetica: le prossime tappe

L’industria è ancora relativamente giovane: il primo prodotto a base di carne coltivata al mondo era stato lanciato nel 2013 dalla startup olandese Mosa Meat con il suo hamburger di manzo coltivato in laboratorio. La concorrenza è molto spinta, ogni società che opera nel campo della carne sintetica vorrebbe essere la prima ad arrivare sugli scaffali dei supermercati.

Singapore è l’unico paese che consente la vendita di carne coltivata, in particolare il pollo prodotto da GOOD Meat , una divisione dell’azienda americana di tecnologia alimentare Eat Just. Ma il mercato statunitense, con il più alto consumo pro capite di carne al mondo, è l’obiettivo finale per la maggior parte delle aziende.

Il prossimo passo per Upside, e per qualsiasi altra società che segua la sua scia, è l’approvazione da parte del Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti, che ispezionerà la sicurezza degli impianti di produzione e la pulizia del processo di produzione della carne, proprio come farebbe per la carne di polli allevati in modo tradizionale. Infine, la carne stessa dovrà essere ulteriormente ispezionata prima di essere immessa sul mercato.

Categorie News

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Se questo contenuto ti è piaciuto, condividilo nei tuoi social!

Facebook
Twitter
LinkedIn