Amazon pronta a licenziare 10.000 lavoratori. L’ondata di tagli nel campo delle Big Tech non sembra fermarsi. Lo riferisce il New York Times secondo cui i licenziamenti potrebbero scattare già questa settimana. I tagli, riferisce il quotidiano citando fonti vicine al dossier, si concentreranno nel settore dei devices, tra cui l’assistente vocale Alexa, oltre che nella divisione retail e nelle risorse umane. L’azienda non ha voluto commentare l’indiscrezione.
Tagli ad Amazon, preoccupa la crisi globale
La fonte ha attribuito la riduzione all’incerto contesto macroeconomico affrontato da Amazon e altre società. La notizia segue un’ondata di licenziamenti nel settore tecnologico, che teme la recessione dopo anni di assunzioni rapide. Proprio la scorsa settimana, Meta, società madre di Facebook ha dichiarato che avrebbe tagliato più di 11.000 posti di lavoro , ovvero il 13% della sua forza lavoro, per contenere i costi.
Amazon, con sede a Seattle, prevede un rallentamento della crescita delle vendite per le festività natalizie, tipicamente redditizie. Durante una telefonata con i giornalisti il mese scorso, il direttore finanziario Brian Olsavsky aveva affermato che la società intravedeva segnali domestici più ristretti per lo shopping natalizio e una situazione difficile sul fronte dell’inflazione e dei costi energetici crescenti. Le assunzioni, era stato detto, sarebbero state congelate per alcuni mesi.
Alexa menomata
L’unità dispositivi di Amazon, oggetto di questi primi tagli, in anni recenti aveva registrato una perdita operativa annuale di oltre 5 miliardi di dollari, secondo quanto riportato dal Wall Street Journal la scorsa settimana. La società ha valutato se fosse opportuno continuare a concentrarsi sulle nuove funzionalità di Alexa quando alcuni clienti utilizzano l’assistente vocale solo per alcune attività.
A livello aziendale, tenendo conto dei dipartimenti magazzino e trasporto, che hanno portato i dipendenti Amazon a un milione e mezzo di persone, i tagli pianificati ammontano a meno dell’1% del totale. In questo 2022, le hanno perso oltre il 40%