Se anche un colosso come Amazon arriva a dire che i suoi futuri licenziamenti saranno più di 18.000, forse non siamo messi benissimo. Una stima ancora più alta di quella che era stata anticipata nelle scorse settimane, ha fatto intendere l’amministratore delegato Andy Jassy. I licenziamenti di Amazon che saranno comunicati dal 18 gennaio riguarderanno soprattutto l’e-commerce e l’area risorse umane.
Amazon, tagli del 6% della forza lavoro
I tagli ammonteranno al 6% della forza lavoro aziendale di circa 300.000 persone di Amazon e rappresentano un cambio di rotta a sorpresa dopo aver raddoppiato le retribuzioni di base per competere in modo più aggressivo con i concorrenti e accaparrarsi i migliori clienti. Se consideriamo anche il personale di magazzino, in Amazon lavorano 1,5 milioni di persone tanto da renderlo il secondo più grande datore di lavoro degli Stati Uniti.
Un portavoce del sindacato londinese GMB ha dichiarato di essere a conoscenza dei tagli ma che non riguarderanno i propri rappresentanti. I lavoratori del magazzino Amazon di Coventry, nell’Inghilterra centrale, stanno pianificando uno sciopero il prossimo 25 gennaio per una disputa salariale con il gigante dell’e-commerce.
Critiche alla decisione aziendale sono arrivate da Douglas Harper, portavoce del più grande sindacato spagnolo CCOO, puntando l’indice contro la mancanza di informazioni da parte dell’azienda. “Non sappiamo l’impatto dei tagli sulla Spagna“, ha detto Harper a Reuters. “Possiamo supporre che questo sia il primo passo che precede i licenziamenti nel resto delle operazioni, non solo nella forza lavoro aziendale, ma non abbiamo dati ufficiali“.
Non solo Amazon

Il prezzo delle azioni di Amazon si è dimezzato nell’ultimo anno e l’azienda si prepara probabilmente ad una crescita più lenta di quella che aveva preventivato: imprese e consumatori spendono meno a causa dell’inflazione.
La società aveva iniziato a tagliare già a novembre cominciando dalla divisione che si occupa dei dispositivi, all’epoca si ipotizzavano 10.000 licenziamenti. Nel suo complesso l’industria tecnologica ha perso più di 150.000 lavoratori nel 2022 secondo il sito di monitoraggio Layoffs. Un numero non certo destinato a scendere.
Salesforce ha annunciato in questi giorni che prevede di eliminare circa il 10% del personale, circa 800 persone su una forza lavoro di 8000.
Amazon deve ancora presentare alcune note legali sulle modalità di questi licenziamenti di massa e prevede anche di pagare emolumenti per questi allontanamenti.